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Analisi, tecnologia ed efficienza a servizio delle organizzazioni: Lean Management e TOC

Strategia, gestione delle risorse umane, comunicazione interna, marketing, efficientamento dei processi, vendite, controllo dei costi, acquisti, sistemi di qualità, ambiente e sicurezza sono alcuni degli ambiti che definiscono l’efficienza aziendale e la capacità di un’impresa di rispondere alle sfide del mercato in cui opera
 

Questo contesto rende necessaria la creazione di profili multidisciplinari in grado di operare all’interno del mondo imprenditoriale. Per rispondere a questa esigenza, ITS Academy Machina Lonati ha strutturato un percorso biennale in Controllo di gestione e Lean Management insieme a Project Group, società bresciana che si occupa di consulenza in direzione e organizzazione aziendale, infatti, supporta le aziende a tutto tondo nelle proprie scelte di business con passione, creatività e competenza. 
Cristina Recenti, amministratore e partner di Project Group, si occupa di affiancare le piccole e medie imprese nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, grazie a interventi gestionali che concorrono in maniera fondamentale al miglioramento di prodotti e processi. Noi le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di più su cosa significhi occuparsi di controllo di gestione e come il lean management renda possibile efficientare i processi, ma anche come le aziende del territorio affrontino questi temi e quali professionisti possano supportarli. 

I corsi associati

“La consulenza è uno scambio con le aziende dedicato alla comprensione delle principali criticità, alla ricerca di soluzioni e all’aggiornamento. Noi come Project Group abbiamo questo claim: crescere e far crescere. Cerchiamo di sperimentare direttamente nella nostra organizzazione le soluzioni che proponiamo: da un paio d’anni lavoriamo sulla sostenibilità, siamo diventati società benefit, abbiamo un sistema interno legato al controllo di gestione basato proprio sulla teoria dei vincoli. Quello che professiamo, cerchiamo di farlo insieme e di continuare ad aggiornarci”.
 

Lean Management e teoria dei vincoli, infatti, sono alla base dei sistemi di controllo di gestione moderni attraverso cui le aziende migliorano i propri processi, ma nello specifico a cosa ci stiamo riferendo? 

 

Il Lean Management è nato negli stabilimenti produttivi Toyota e si è diffuso poi in tutto il mondo: si tratta di una modalità di gestione dei processi, detta anche gestione snella, che a livello trasversale coinvolge tutte le funzioni aziendali. Attraverso un processo continuo di apprendimento e miglioramento, le aziende innovano metodologie e strumenti, coinvolgendo direttamente il top management, i tecnici e gli addetti. 
Tra i diversi interventi di miglioramento proposti, il Lean Management si occupa anche della riduzione dello spreco all’interno degli stabilimenti: dato un numero finito di tipologie di sprechi, movimenti inutili e processi non chiari su cui lavorare, è possibile intervenire in modo molto specifico, ad esempio ordinando le postazioni di lavoro. 

“Sono degli interventi di grande soddisfazione perché si fanno le fotografie del reparto prima e dopo e si vede chiaramente la differenza: viene ridisegnato il layout e vengono individuati gli spostamenti più efficienti”. 
 

È possibile anche intervenire sulla gestione aziendale utilizzando la teoria dei vincoli (TOC), un know-how sviluppato negli Stati Uniti a partire dal pensiero del fisico israeliano Eliyahu Goldratt. Tra le personalità che apprezzano la teoria dei vincoli c’è Jeff Bezos di Amazon che da diversi anni consiglia ai manager dell’azienda di leggere i suoi libri e approfondire le sue idee. Tuttavia, in Italia la teoria dei vincoli non è così diffusa, ma tutte le aziende che la utilizzano e la applicano, hanno ottenuto grandi risultati. 

 

La teoria afferma che un sistema organizzativo è composto da processi iperconnessi che hanno solitamente uno o più vincoli, cioè elementi che ne determinano la capacità e tali condizioni sono da controllare, conoscere e sfruttare a proprio vantaggio.
 

“Come la forza di una catena è data dal suo anello più debole e il flusso che può passare da una bottiglia dipende dalla dimensione del diametro del suo collo, allo stesso modo l’elemento vincolante è quello più prezioso dell’azienda. All’interno di una società di servizi, la persona più competente, più esperta, il cui tempo è più prezioso, ad esempio, deve essere protetta dalle possibili interferenze affinchè l’organizzazione possa trarne il massimo valore”. 

Le aziende, quindi, nel contesto contemporaneo stanno assumendo sempre maggior consapevolezza del fatto che il proprio successo passi soprattutto dall’ottimizzazione di una serie di processi: i risultati economici sono frutto del lavoro costante sui temi della sostenibilità, del benessere interno e della ricerca continua di efficienza.

 

Sia che il percorso di miglioramento sia interno sia che questo venga guidato da consulenti esterni, è prevista una fase di analisi per individuare le criticità e identificare lo strumento migliore tra quelli disponibili per intervenire, ad esempio strategie di Lean Management, approcci TOC (Theory of Constraints), attività di pianificazione, di formazione, di motivazione del personale… 
Poi si mette in atto il progetto di ottimizzazione concordato con la direzione aziendale e successivamente si monitorano i risultati e si traggono le conclusioni: cosa portare avanti, cosa non ha funzionato.

 

“Nelle aziende produttive dove si interviene utilizzando la teoria dei vincoli, ad esempio, il processo di efficientamento passa da un elemento cruciale: si cerca di mettere il vincolo là dove c’è la macchina più costosa, più preziosa, dove c’è il know-how dell’organizzazione. E allora, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, non è necessario ottimizzare tutto e ridurre costi e capitale umano impiegato, anzi ci sono dei reparti che è giusto siano sovradimensionati, proprio perché non devono diventare a loro volta dei vincoli”.

Per chi si occupa di controllo di gestione, inoltre, assume rilevanza giorno dopo giorno il tema della tecnologia. Le innovazioni che stanno modificando e influenzando moltissimi settori e che viviamo sulla nostra pelle hanno un impatto ancora più forte sul processo gestionale: l’Internet of Things (IoT), l’Intelligenza Artificiale e i Big Data domineranno il contesto aziendale dei prossimi anni. 
Grazie all’impiego di queste tecnologie, infatti, è possibile monitorare i dati in real time e adottare soluzioni tempestive, mettere in collegamento aree funzionali differenti, raccogliere e analizzare una mole enorme di informazioni che, trattate attraverso algoritmi specifici, permettono di razionalizzare le decisioni e operare scelte di business consapevoli.

Il controllo di gestione e le teorie organizzative, di direzione e di coordinamento, quindi, grazie proprio all’integrazione con le più moderne tecnologie, permettono a tutte le aziende, dalle grandi multinazionali alle PMI italiane, di acquisire un vantaggio competitivo all'interno del mercato che passa proprio dalla riduzione dei costi e degli sprechi e dalla ricerca di efficienza come chiave per il successo. 

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