I NOSTRI DIPARTIMENTI
Il panorama industriale dei nostri giorni è in continua trasformazione, guidata dall'innovazione tecnologica e dall'automazione. Questi cambiamenti influenzano in maniera rilevante il lavoro e le competenze richieste all’interno delle aziende, soprattutto se si tratta di imprese che utilizzano macchine industriali ad alte prestazioni.
Il contesto professionale in cui ci troveremo ad operare domani è molto diverso da quello che stiamo vivendo oggi: se da un lato cala il bisogno di manodopera non specializzata in modo sempre più veloce e significativo, dall’altro cresce la necessità di figure capaci di operare in modo consapevole, ottimizzare i processi produttivi e mantenere efficienti i macchinari industriali.
In questo ambiente in costante evoluzione si posiziona anche una realtà bresciana, il Gruppo Buffoli Industries, che sta investendo sulla formazione di operatori specializzati con l’obiettivo di intercettare le opportunità di crescita di un settore sempre più importante, quello della meccatronica.
Paolo Maifredi, direttore operativo di Buffoli Transfer, una delle aziende del Gruppo, cerca di definire in modo pragmatico questo tipo di applicazioni, sempre più attuali:
“La meccatronica è l’associazione di meccanica, cioè di tecnologie legate all’utilizzo dei macchinari e della metalmeccanica industriale, ed elettronica, cioè l’utilizzo di dispositivi e componenti che possono fornire intelligenza alle macchine, ovviamente unito al software”.
Francesco Buffoli, Amministratore Delegato del Gruppo Buffoli Industries e promotore del polo tecnologico bresciano Blue Tech Hub chiarisce la centralità del ruolo della meccatronica nel tessuto imprenditoriale della città: “Abbiamo sviluppato un centro di competenze a Brescia su questo ambito con cui possiamo offrire a tutto il mondo una serie di tecnologie per l’industria, soprattutto nel caso di grandi volumi o applicazioni speciali. Questo centro di competenza ha anche un ruolo nell’ambito della formazione per l’istruzione di figure professionali che sappiano gestire macchine evolute, processi complessi e di automazione, ma che possiedano anche competenze trasversali, come il project management”.
Si va a delineare in modo sempre più preciso, quindi, un set di competenze indispensabili per il professionista del futuro. In campo meccatronico, così come in molti altri settori dove vengono utilizzati macchinari automatizzati e sistemi robotici avanzati, assumono importanza diverse skills: capacità tecniche in campo elettronico e informatico; creatività e problem solving con l’abilità di trovare soluzioni innovative a problemi complessi; competenze gestionali e relazionali legate alla gestione dei processi, alla pianificazione, all’ottimizzazione delle risorse, ma anche alla leadership, alla comunicazione e al lavoro in team; apprendimento continuo e formazione professionale all’avanguardia.
In futuro, si modificherà l’approccio al lavoro aprendo nuove interessanti opportunità per chi sarà capace di intercettare l’innovazione e di contribuire attivamente all'efficienza e all'eccellenza produttiva.
L’avvento dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi industriali, infatti, rappresenta un'evoluzione naturale della digitalizzazione del settore e rende fondamentale l’integrazione tra conoscenze tecniche e abilità tipicamente umane.
Del resto, l’uso dell’intelligenza artificiale tende ad ampliare le competenze richieste agli operatori rendendo accessibili grandi quantità di dati da trattare, modelli predittivi di manutenzione da interpretare e capacità di apprendimento basata sulle interazioni con il macchinario. Il professionista del futuro, però, dovrà essere in grado di adeguare le soluzioni fornite al contesto di riferimento personalizzandole in relazione alle esigenze imprenditoriali, anticipare guasti e malfunzionamenti delle macchine riducendo i tempi di inattività e rendere efficiente il rapporto uomo-macchina grazie a competenze nell’ergonomia digitale, nella progettazione di interfacce utente e nella psicologia cognitiva.
L’integrazione con il digitale e l’IA rende centrale il ruolo dell’essere umano all’interno del panorama industriale: è il ponte tra tecnologie avanzate ed esigenze operative, guida l’innovazione, è il promotore dell’adozione di nuove tecnologie all’avanguardia.
“Il percorso formativo”, ricorda inoltre Francesco Buffoli, “è realizzato in collaborazione con aziende multinazionali importanti come Siemens, ABB e Zeiss, che rappresentano un mondo tecnologicamente avanzato che comprende la Advanced Robotics e tutte le competenze in campo di robotica, automazione e digital, tra cui 3D Evolve per la progettazione di sistemi di stampa professionale e la manifattura additiva”.
In sintesi, questo processo di modernizzazione e digitalizzazione che sta investendo l’industria non riduce le competenze richieste, ma le trasforma, nell’ottica del progresso del mondo della manifattura verso una prospettiva sempre più phygital e di dialogo tra mondo fisico e digitale. Si rendono essenziali la capacità di operare in maniera interdisciplinare, una profonda comprensione tecnologica e la capacità di gestire l'innovazione in modo strategico per rafforzare la competitività delle aziende sul mercato globale.