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IL DROPSHIPPING: VENDERE SENZA AVERE

Cos’è il dropshipping? 

Con la diffusione sempre più capillare degli e-commerce, in seguito alla pandemia da Covid-19, avrai sicuramente sentito la parola “dropshipping”. Scopriamo insieme cos’è e come funziona per conoscere vantaggi e svantaggi di questo particolare modello di business!

A livello etimologico, la parola dropshipping deriva dall’inglese “to drop” (delegare) e “shipping” (consegna). Infatti, il dropshipping è una tipologia di vendita online in cui il venditore offre prodotti che non ha fisicamente in magazzino, delegando la logistica a una rete di fornitori, chiamati dropshipper, i quali spediscono direttamente al consumatore finale. Il venditore risulta, in questo modello di business, l’intermediario tra fornitore ed end user.

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Quali sono i soggetti del dropshipping? 

Il dropshipping è un rapporto trilaterale composto da venditore, fornitore e cliente. Scopriamo le caratteristiche e i ruoli di questi soggetti.

  • Venditore: il venditore si occupa di gestire il core business (per esempio, le azioni di marketing) della sua azienda senza preoccuparsi direttamente della logistica e contatta il fornitore ogni qualvolta riceve un ordine dai suoi clienti, trasmettendo i dati anagrafici e di spedizione.
  • Fornitore: il fornitore, una volta ricevuto l’ordine del venditore, spedisce il pacco direttamente all’indirizzo dell’utente finale. 
  • Cliente: il cliente acquista direttamente dal venditore nel negozio online o fisico, senza conoscere l’asset logistico utilizzato dall’azienda.
     

Quali sono i vantaggi del dropshipping? 

Il dropshipping stabilisce un rapporto win-win tra fornitore e venditore, ovvero garantisce reciproci vantaggi a entrambi. Il venditore riesce a beneficiare di differenti vantaggi, tra cui:

  • Non è necessario essere dotati di un ufficio acquisti e un magazzino per effettuare ordini e stoccare la merce. Si utilizzano sistemi automatizzati per acquistare solamente una volta ricevuto l’ordine da parte del cliente e spedirlo direttamente al suo indirizzo;
  • Non esiste il rischio di rimanenze in magazzino in quanto il venditore acquista solamente sul venduto;
  • Costi inziali ridotti perché non è necessario acquistare spazi o assumere personale. L’attività in dropshipping è gestibile anche da una persona sola, salvo il flusso non sia troppo ingente;
  • Assenza della gestione delle spedizioni, dell’area imballaggi e dell’inventario i quali sono a carico del dropshipper a cui ci siamo affidati
     

Quali sono gli svantaggi del dropshipping?

È importante conoscere tutti i rischi e svantaggi relativi al dropshipping per garantire il successo della nostra azienda. I principali svantaggi da tenere in considerazione come venditore sono:

  • Basse percentuali di guadagno. Questo modello di business ha un margine molto variabile, tra il 5% e il 30%, al netto di tutte le spese sostenute. La bassa marginalità si ripercuote sulla nostra possibilità di effettuare azioni di marketing senza rischi di perdite;
  • Rivolgersi a fornitori poco affidabili in grado di ledere il nostro appeal per quanto riguarda le promesse sul livello di servizio rivolte al cliente finale (in termini tecnici, chiamato SLA – Service Level Agreement);
  •  Alta concorrenza dovuta dal fatto che il nostro fornitore deve acquisire sempre di più nuovi clienti, anche simili a noi, a cui propone i nostri stessi servizi e prodotti.  

Il caso Losa’s Legnami e i dropshipper validi
 

Losa’s Legnami è un’azienda italiana specializzata in prodotti in legno per esterni. Negli anni si è adattata alle nuove tendenze del mercato, partendo da falegnameria e diventando un e-commerce B2B nella vendita di arredamento in legno con un asset logistico in dropshipping
 

Bisogna rivolgersi a dropshipper affidabili, come Losa’s Legnami, i quali offrono servizi in grado di agevolare noi come venditori e garantire una ottimale user experience per i nostri clienti. Tra i servizi più importanti, da tenere in considerazione nella scelta di un dropshipper valido per la nostra azienda, troviamo: 

  • Garantisce il controllo di qualità dei prodotti, anche nel post-acquisto;
  • Offre file per automatizzare i processi, completi di schede prodotto tecniche e immagini originali;
  • Invia codici di tracking della spedizione da inoltrare al nostro cliente;
  • Negozia le politiche di reso, comode e vantaggiose per i nostri clienti, e i termini di pagamento, flessibili per noi;
  • Non prevede quote di partecipazione iniziali senza spiegazioni;
  • È puntuale e corretto nelle spedizioni (ad esempio, non utilizza messaggi espliciti indirizzabili alla sua attività).

Il dropshipping è sicuramente un modello logistico in continua crescita ed evoluzione, specialmente per gli imprenditori in erba. Tuttavia, bisogna valutarne attentamente pro e contro per rendere la nostra azienda altamente scalabile e sostenibile, ovvero generando entrate maggiori delle uscite.
 

Articolo scritto da Alessia Taddeolini, studentessa del corso di Ecommerce Manager.

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