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Tradizione, creatività e metodo: all’ITS Academy Machina Lonati arriva Andrea Piva per formare i professionisti dell’Alta Sartoria Uomo

Foto di copertina: Andrea Piva - © ITS Academy Machina Lonati

 

 

All’ITS Academy Machina Lonati di Brescia arriva Andrea Piva, professionista di riferimento nel panorama della moda internazionale, che condividerà con gli studenti del II anno del corso di Alta Sartoria Uomo il suo know how nel campo della modellistica e dell’industrializzazione per il settore fashion.

 

Chi è Andrea Piva? 

La definizione “artigiano contemporaneo” sembra essere quella più adeguata per un vero e proprio custode del sapere Made in Italy capace di coniugare tradizione e innovazione grazie a una spiccata competenza manuale. 
La carriera di Andrea Piva, infatti, inizia in una sartoria milanese come apprendista. Mentre lavora in atelier, affiancando un maestro sarto, studia Modellistica e Confezione Industriale. Nel 2018 vince un contest ed entra in Dolce&Gabbana, dove lavora per tre anni come modellista uomo.
“Per me è stato indispensabile iniziare il mio percorso imparando come si fanno i capi prima ancora di capire come progettarli”, ripercorre Andrea Piva durante l’intervista.
Oggi è responsabile dei dipartimenti Modellistica e Atelier di Owenscorp Italia Spa, società proprietaria del celebre brand Rick Owens. Qui si occupa dell’ufficio Modelli, dell’ufficio CAD e dell’atelier interno coordinando un team composto da 34 persone. 

Grazie al suo contributo, gli studenti potranno confrontarsi con una visione del settore internazionale, contemporanea e altamente specializzata, entrando in contatto diretto con i processi creativi e produttivi dell’alta moda uomo. 
 

I corsi associati

Alta Sartoria Uomo

Nella foto: alcuni capi realizzati da Andrea Piva - © ITS Academy Machina Lonati

Quale ritieni sia l’aspetto fondamentale del tuo lavoro da trasmettere ai più giovani? 

 

“La frase che mi ha cambiato la vita è stata un’affermazione di Horacio Pagani, fondatore e proprietario della Pagani Automobili di Modena. Lui parlò dell’importanza dell’insegnare alle nostre mani a lavorare ed è questo che i giovani devono sapere: una volta che si padroneggia la pratica, il cervello è libero di pensare allo step successivo e a come migliorare ciò che si sta facendo”.

Manualità e metodo quindi sono ciò che può rendere un giovane veramente interessante per un’azienda oltre, ovviamente, alla voglia di sperimentare.

Ciò che cerco di insegnare loro è che c'è sempre qualcosa da imparare rubando con gli occhi, osservando chi è più bravo di te, all’interno del tuo team o delle persone con cui ti confronti ogni giorno, e cercando di emularlo”. 

Andrea Piva è un giovane, ma soprattutto un promotore della presenza di giovani all’interno delle aziende e questo lo rende un punto di riferimento efficace per tanti ragazzi come lui. 
 

“In Owenscorp utilizziamo tantissimi macchinari, abbiamo un laboratorio pieno, ma solo il 10% di questi è nato per l'abbigliamento. Abbiamo macchine usate nella borseria, nella pelletteria, nelle calzature. Cerchiamo sempre di andare oltre a ciò che viene fatto abitualmente utilizzando le tecnologie che abbiamo, adattandole. Ma si è in grado di sperimentare in libertà solo una volta raggiunto un certo livello di manualità, con continui tentativi, combinando il lavoro delle mani e il lavoro della testa, insieme a quello degli occhi senza dimenticare le sensazioni che provi. 
Il segreto per un giovane che si affaccia al mio lavoro? Essere in grado di far funzionare più cose contemporaneamente in maniera fluida. Portare all’interno delle aziende e degli atelier freschezza, curiosità e voglia di mettersi in discussione: questo rappresenta un valore aggiunto! 

 

Nella foto: una studentessa che visiona i capi realizzati - © ITS Academy Machina Lonati

Come sei arrivato all’incarico di docente? 

 

“Per formarmi, ho fatto molti sacrifici e avuto diverse possibilità quindi mi sono interrogato su come poter restituire qualcosa ai ragazzi come me. Se io so è perché qualcuno mi ha insegnato e mi ha trasmesso le sue competenze; ritengo sia doveroso restituire ad altri ciò che mi è stato dato: questa è un'arte che non merita di morire.
Quando sono stato all’ITS Academy Machina Lonati per incontrare i ragazzi, ho visto un ambiente interessante e stimolante, dalle persone ai macchinari all’interno dei laboratori. Avrei difficoltà a insegnare come lavorare con le mani a ragazzi che studiano modellistica e sartoria seduti con un iPad a progettare in 3D: sarei ipocrita
”. 

 

All’interno del workshop che terrà al II anno, Andrea Piva si occuperà di industrializzazione: i ragazzi, partendo da un master sample, dovranno scucirlo, ricavarne dettagli e proporzioni e, grazie a un cartamodello base, creare la tela di prova per ricreare il capo originale. 
Lo scopo di Andrea è trasmettere ai giovani creativi un metodo di lavoro professionale: operazioni semplici e tecniche di modellistica e confezioni differenti, combinate tra loro, permettono di raggiungere il risultato finale attraverso una sequenza di ragionamento che conduce a un processo di esecuzione efficace

 

“Così è esattamente come lavoriamo noi: lo stilista arriva, ci dà una tela che ha cucito a casa la notte e noi dobbiamo capire come è stata realizzata e riprodurla per facilitare il processo di prototipazione e industrializzazione del capo”. 
 

Nella foto: Andrea Piva - © ITS Academy Machina Lonati

Ma non finisce qua! 
“Il secondo compito per gli studenti sarà quello di avanzare delle proposte di capi e soluzioni estetiche in base a ciò che io ho fornito loro. Vorrei proprio che all'interno di questo processo guidato iniziassero a sommare tante piccole cose.
C’è poi un altro elemento fondamentale in questo workshop: le tempistiche. Nel mondo del lavoro, soprattutto nella sartoria e nel fashion, se non le rispetti, sei fuori mercato ancora prima di poterci entrare. Sarà necessario quindi che i ragazzi lavorino a casa per capire come arrivare alla lezione successiva pronti. Avremo cinque incontri e dovremo sfruttarli al meglio!”

 

Un workshop complesso, ma sfidante che permetterà ai ragazzi di appassionarsi e ricevere spunti da un professionista affermato e creativo come Andrea Piva. Un modo per imparare a essere team, a comunicare, a scambiarsi informazioni e a collaborare: tutti aspetti essenziali nei laboratori artigianali del mondo dell’alta moda.

 

“Il mio obiettivo è quello di trasmettere loro non solo una conoscenza manuale, ma anche stimolare il pensiero. Voglio capire come questi ragazzi si approcciano a un metodo che ormai io, purtroppo, ho interiorizzato. Vorrei trasmettere agli studenti  ciò di cui mi occupo ogni giorno in azienda perchè credo che ognuno di loro possa arrivare, attraverso il proprio lavoro, a sorprendersi”.

 

Andrea Piva porterà in aula entusiasmo, creatività e spontaneità, ma soprattutto solide competenze.
Perché anche l’alta moda, pur nascendo da un gesto libero, deve poi confrontarsi con le logiche dell’industria: da un’idea immaginata occorre saper trarre una forma armonica e realizzabile, capace di essere cucita e prodotta. Ed è proprio questo che Andrea insegnerà ai ragazzi: come racchiudere in un unico capo artigianalità, estro e concretezza grazie a un metodo efficace e funzionale.
 

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